Anatra Laccata
Occorre un’anatra molto grossa, con la testa e le zampe.
La preparazione dell’anatra inizia la sera prima della cottura: dopo aver bruciacchiato e tolto tutte le piume appiccare per il collo l’anatra in bagno e sgrassarla facendovi colare sopra, con un mestolo, abbondante acqua bollente (uno o due pentoloni da pasta, di acqua bollente), ci si accorge se la sgrassatura è ultimata appena la pelle comincia a sfaldarsi e inizia a non risultare più compatta.
Lasciare l’anatra a sgocciolare per tutta la notte e il giorno successivo. Tre ore prima della cena tagliare le zampe e appiccare l’anatra sopra il lavabo della cucina, con sotto un piatto molto largo. Con un pennello spargere accuratamente su tutta al superficie dell’animale una mistura di quattro cucchiai di miele e due d’acqua, precedentemente sciolti in un pentolino a fuoco basso. Questo sciroppo si depositerà, sgocciolando, nel piatto largo: si dovrà quindi rimetterlo nel pentolino e ricominciare a spennellare, ripetendo quest’operazione due tre volte; a questo punto si aspetti buoni venti minuti, in modo che lo sciroppo si asciughi un poco e si ripeta altre tre quattro volte la spennellatura, poi altri venti minuti e così via per quattro volte (quattro pause di venti minuti e spennellatura).
Si lascerà riposare l’anatra appiccata fino ad un’ora prima della cena, quindi la si adagi in una casseruola alta più o meno quindici cm., leggermente unta, e la si passi a forno caldo (200°) per venti minuti senza toccarla, poi la si volti sull’altro lato e la si lasci altri venti minuti, a questo punto tirarla fuori e liberare la casseruola dal grasso rifatto dall’anitra, quindi farla cuocere ancora dieci minuti per parte (Totale 60 min.: 20 su un lato, 20 sull’altro, via il grasso, 10 e 10.) e portare in tavola bollente e intera, adagiata su un tagliere.
Servire l’anatra a fettine con un contorno di riso al curry
ma vorrei capire perchè l'oroscopo dica giudicando come difetto, le cose che penso esattamente in faccia a chi lo sta ascltando con me!!! per cui mi trovo a confermare un estremo bisogno d'amore proprio alla persona che amo.

Paolo Meneguzzi Non Capiva Che L'Amavo
Qui seduto sul letto ripenso a noi a quei giorni che il vento ha portato via quante sere passate allo stesso bar con gli amici che adesso non vedo più il suo sguardo era luce negli occhi miei la sua voce era un suono dolcissimo quante volte ho pensato di dirglielo quante volte ho creduto di farcela. Ore in macchina a parlare sotto casa sua si rideva si scherzava e non capiva che non capiva che l'amavo e ogni volta che soffriva io soffrivo quante notti ho pianto senza dire niente perché perché perché perché. Non capiva che l'amavo e ogni volta che non c'era io morivo quante notti ho pianto senza fare niente e mi nascondevo all'ombra di un sorriso non capiva che l'amavo. Il ricordo è una lama nell'anima un dolore che brucia senza pietà Il suo nome vivrà nell'eternità come un segno profondo e indelebile ore e ore a soffocare tutto dentro me mi parlava mi guardava e non capiva che. Non capiva che l'amavo e ogni volta che soffriva io soffrivo quante notti ho pianto senza dire niente, fare niente perché perché perché non capiva che l'amavo e ogni volta che non c'era io impazzivo quante volte ho fatto finta inutilmente e mi nascondevo all'ombra di un sorriso non capiva che l'amavo. ..non capiva che... l'amavo. Non capiva che l'amavo e ogni volta che non c'era io impazzivo quante volte ho fatto finta inutilmente non capiva che l'amavo non capiva che l'amavo non capiva che l'amavo...
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revanto il 28/10/2008 alle 13:3 | |